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Rosanna Bocchieri: Mi Presento

Il termine complessità definisce la molteplicità degli elementi presenti in una società, la loro dinamicità, il legame tra l'unità e la molteplicità.
"Complexus" significa infatti ciò che è tessuto insieme, si ha complessità quando sono inseparabili i differenti elementi che costituiscono un tutto: la complessità è, perciò, il legame tra l'unità e la molteplicità.
Quella che dovrebbe essere oggi la nostra meta pedagogica è stata espressa da Montaigne più di quattro secoli fa:

È meglio una testa ben fatta che una testa ben piena.
Michel de Montaigne

Una testa ben piena è una testa nella quale saperi e competenze vengono accumulati.
Una testa ben fatta è una testa che organizza le conoscenze evitando la loro sterile accumulazione; che sia in grado di conoscere le parti senza prescindere dal tutto, che conosca il tutto conoscendo particolarmente le parti.
La divisione e la frammentazione del sapere in singole discipline, in particolare la separazione tra cultura umanistica e cultura scientifica privando la cultura umanista dalle innumerevoli conoscenze apportate dalle scienze mentre la cultura scientifica è privata del potere di riflessione della cultura umanistica fornendo conoscenze già in partenza integrate in un certo numero di problemi fondamentali.
Edgar Morin, filosofo e pedagogista francese, si chiede in 'La testa ben fatta' in che modo chiarire la relazione di reciprocità tra parti e tutto e come riconoscere il legame che lega le cose più lontane e più differenti.
Si pone quindi il problema di avviare un percorso di formazione nei diversi ambiti disciplinari che siano tra loro in stretta relazione mettendo gli insegnanti in grado di realizzare percorsi di formazione interconnessi.
Nell'ottica di Edgar Morin ho lavorato nella scuola per circa 50 anni, come insegnante di scuola primaria, come coordinatrice delle attività didattiche, come bibliotecaria. Mi sono dedicata soprattutto alla formazione e all'aggiornamento dei docenti partecipando a progetti europei, producendo materiali didattici, strategie didattiche circostanziate. Vorrei mettere la mia esperienza e i miei materiali a disposizione di tutti coloro che vogliano usufruirne pronta a discutere e dialogare con chiunque sia consapevole che l'essenziale dell'insegnamento consiste non solo nel trasmettere conoscenze e acquisire competenze,ma nel mobilitare il desiderio di sapere tenendolo sveglio renderlo un atto d'amore in cui qualcuno dona all'altro una dimensione che prima non conosceva.
Insegnare vuol dire 'lasciare un segno', 'educare' guidare fuori dalla conduzione presente se-ducendo attirando a se, ammaliando. Una lezione è tale solo se sa tenere sveglio il desiderio generando l'innamoramento primario del sapere.
Cercherò in questo blog di far innamorare del sapere tutti coloro che vorranno seguirlo.

Articoli Ordinati per Argomenti Trattati

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Testo e Testi

Contenuti dedicati all'entità 'TESTO': che cos'è un testo, in fin dei conti? Anche un'insegna di un'attività commerciale è classificabile come 'testo'. Perché? Perché essa, attraverso l'uso di un codice (in questo caso, un linguaggio iconico-visivo), ci trasmette un qualcosa (un messaggio) che per noi significa qualcosa. Qualsiasi messaggio linguistico compiuto, parlato o scritto, lungo o breve, che esprima un contenuto unitario è un testo.

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Il Numero e le sue Dimensioni

Perché pensiamo ai numeri in un certo modo? Come mai siamo abituati a contare come sappiamo? E perché usiamo i numeri e le loro cifre, concretamente, nella vita di tutti i giorni, nelle maniere che sappiamo?
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Ragionare per Mappe

Qui si parla di apprendimento; più in particolare, si parla di MAPPE CONCETTUALI e MAPPE MENTALI: "Lo sviluppo di un apprendimento significativo, che permetta di scoprire, selezionare, collegare, mettere in relazione e generalizzare le nuove conoscenze, è favorito dall'utilizzo di mappe cognitive, attraverso le quali è possibile visualizzare le relazioni esistenti tra concetti e conoscenze premessa essenziale per una testa ben fatta".

Rosanna Consiglia...

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