Il Linguaggio Verbale

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Il Linguaggio: Cosa è?

Nella sua accezione più generale il linguaggio può essere inteso come un sistema in cui l'informazione passa tra due o più soggetti.

Con il termine "linguaggio" si indica la facoltà di associare a:

  • Contenuti mentali che di per sé non possono essere manifestati.
  • Particolari modalità di espressioni sensoriali.

Per precisare la natura del linguaggio non è necessario porre dei limiti alle diverse tipologie di espressioni a cui il contenuto si riferisce purché essa sia di natura sensoriale.

Il Linguaggio Verbale

Il linguaggio verbale ha molti scopi, ma la sua funzione principale è trasmettere un messaggio a uno o più destinatari. Può essere utilizzata per informare, indagare, discutere o confrontarsi con gli altri su argomenti di ogni tipo. È inoltre fondamentale per formare legami e costruire relazioni con altre persone.
Sebbene tutte le specie comunichino, il linguaggio è un fenomeno puramente umano che consente una maggiore precisione rispetto ai metodi di comunicazione non verbale usati dagli altri esseri.
Il linguaggio verbale utilizza la parola, che è caratteristica essenziale dell'uomo ed è il linguaggio più completo e complesso tra quelli esistenti in quanto è in grado di esprimere qualunque tipo di messaggio a uno o più destinatari. Può essere utilizzata per informare, indagare, discutere o confrontarsi con gli altri su argomenti di ogni tipo, agire.
Dentro le parole e le immagini ognuno ritrova una parte di sé. Tenendoci aggrappati alle parole come àncora di salvezza, cerchiamo di risalire per cercare di riemergere e capire. Capire noi stessi. Capire chi siamo

  1. Il linguaggio verbale è onnipotente:
    1. può parlare di tutto,
    2. descrive la realtà nel presente, nel passato, nel futuro,
    3. esprime cose concepite con l'immaginazione,
    4. è flessibile, versatile e creativo,
    5. è riflessivo,
    6. formula pensieri.
  2. Il linguaggio verbale è ambiguo.

Attività

Analizziamo le caratteristiche del linguaggio verbale elencate.

  1. Indica quali sono gli argomenti che tu utilizzi di solito
  2. Indica tra i fatti narrati quali si riferiscono al passato, al presente al futuro
    1. È un giorno di pioggia dovrò prendere l'ombrello se voglio uscire.
    2. Nella scorsa primavera sono andato in campagna.
    3. Il cane di Rosalba dorme in salotto.
    4. Ho studiato ma non ho capito tutto.
    5. Ho preso la macchina per andare a fare la spesa.
    6. Prima di partire debbo preparare le valige.
  3. Immagina di fare un viaggio nel deserto. Racconta.
  4. Il linguaggio verbale si aggiorna continuamente. Cerca parole nuove e parole che non si usano più.
  5. In che modo il linguaggio riflette su se stesso? Indica almeno due modi in cui il linguaggio riflette su se stesso.
  6. Proponiamo un racconto di Alberto Moravia tratto da: Storia della preistoria metafora dell'importanza del linguaggio verbale nella sua possibilità di formulare pensieri.
Dovete sapere che un milione di anni fa al polo faceva molto più freddo di oggi. Come niente la temperatura scendeva un miliardo di gradi sottozero con un freddo simile tutto ghiacciava, persino, non ci crederete eppure è così, i pensieri.
Appena uno pensava, per esempio, "Ma che freddo boia!" subito, ecco sulla sua testa si formava una nuvoletta di vapore e dentro la nuvoletta, a lettere aguzze e gocciolanti come stalattiti, si poteva leggere: "Che freddo boia!".
Questo fatto dei pensieri ghiacciati e dunque visibili aveva finito per portare al logico risultato che nessuno al polo aveva il coraggio di pensare quel che sia.
Così alla fine orsi, pinguini, foche, cani, esquimesi nessuno pensava a niente.
Era insomma un mondo di tonti!
Alberto Moravia - Storia della preistoria

La storia appena letta è importante perché:

Ambiguità del Linguaggio Verbale

La comunicazione verbale può produrre malintesi quando una determinata parola ha più di un significato. Le parole non hanno infatti tutte un significato preciso, univoco, compreso nello stesso identico modo da qualsiasi ascoltatore: ogni termine ha una sua area di incertezza o di ambiguità relativo al contesto in cui avviene la comunicazione.
La comunicazione può generare confusione e ambiguità:

  • se un medesimo accadimento viene interpretato secondo due punti di vista differenti;
  • se alla stessa parola vengono dati significati diversi.

Attività ed esercizi

Parole con più di un significato

La storia delle parole ci spiega così come sia potuto succedere che la stessa parola abbia due significati. L'attribuzione del giusto significato viene data in riferimento al contesto ed alla situazione comunicativa.
In questo caso come in quelli illustrati di seguito la stessa parola ha più di un significato. In latino grana significava "semi" "granelli". Da qui ha preso il nome "la mela granata", un frutto pieno di granelli o chicchi.
In seguito la parola granata è stata trasferita al proiettile, perché questo somigliava al frutto essendo di forma sferica e pieno di granelli di polvere da sparo. Il nome è rimasto anche quando il proiettile ha cambiato forma diventando cilindrico e appuntito.

Scrivi una frase per ogni significato attribuito alle parole individuate.

La parola grana viene usata anche con altri significati diversi. Quali sono?
Scrivi una frase per ciascuno dei significati che hai trovato:

Un altro esempio

L'italiano vite dal latino (vitem) voleva dire in principio una pianta che produce l'uva.
Poi uomini che si occupavano di meccanica hanno notato la somiglianza fra i viticci (filamenti a forma di ricciolo) della pianta e il solco filettato dello strumento che serve per avvitare.
La parola vite è stata quindi trasferita allo strumento.

Scrivi una frase per ogni significato attribuito alla parola vite.

Completa

Le vite dei

In origine c'erano due parole diverse
  • Boa che in latino aveva il significato di biscia e che in italiano ha assunto il significato di serpente.
  • La parola genovese boa: dal longobardo bauga anello con il significato di "galleggiante" rotondo a forma di anello.
  • Si tratta dunque di due parole con origini diverse che a un certo punto si sono trovate ad avere per caso la stessa forma.

Scrivi una frase per ciascuno dei due significati:

Linguaggio verbale

Molte parole, identiche nella forma diventano comprensibili solo nel contesto. Scrivi una frase per ogni significato attribuito a:

  • Giraffa:
  • Gorilla:
  • Civetta:

Scrivi il contesto nel quale queste parole vengono utilizzate:

Parole con significato diverso ma con la stessa forma

Nelle frasi che seguono troviamo parole diverse con la stessa forma:

  1. La borsa marrone ha il manico rotto
  2. La borsa di Milano sta facendo buoni affari:
    1. Nella prima frase borsa significa contenitore di pelle.
    2. Nella seconda frase significa l'istituzione controllata dalla stato in cui si trattano affari commerciali.

Le due parole hanno origini diverse e solo per caso hanno preso con il passar del tempo la stessa forma.

  1. Byrsa contenitore deriva dal greco
  2. Van der Burse famiglia di mercanti belga (Bruges) nella cui abitazione si riunivano i mercanti veneziani per trattare affari. Essi si davano appuntamento per l'appunto nella casa della borsa
Ecco alcuni esempi di ambiguità

Scrivi per ogni parola due fasi diverse:

  • Miglio:
  • Lira:
  • Fiera:
  • Merlo:
Ed ora tocca a te

Le frasi che seguono possono essere interpretate in un modo solo? Spiega i possibili significati di ciascuna frase:

  • A quale quota siamo arrivati?
  • Qui ci vorrebbe una vite!
  • A Carlo piacciono le more.
  • Quel tale è un tipo strano: va sempre in giro con due gorilla...
  • Non mi piacciono i ricci.
  • Una vecchia porta la sbarra.

Articolo pubblicato il: 11 Marzo 2019
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